Dei patrioti ternani che nel 1867 furono con Garibaldi nel tentativo di unire Roma al neonato Regno d'Italia il personaggio di maggiore rilievo fu sicuramente
Pietro Faustini (Terni 1825-1892). Carbonaro fin da giovanissimo, partecipò alla difesa della Repubblica Romana nel 1849, dovendo poi nascondersi quando i francesi riportarono il papa sul trono. Nel 1867, d'accordo con Garibaldi, organizzò una
prima colonna dall'Umbria a Roma per sollecitare un'insurrezione cui potesse poi giungere in aiuto il contingente delle Camicie Rosse; nel suo casale di Pescecotto, presso Terni, armò un centinaio di patrioti che il 18 giugno 1867 si diressero verso la città eterna. Pochi giorni dopo però il gruppo, in seguito ad una spiata, fu intercettato dai Carabinieri reali; i più furono arrestati e solo alcuni raggiunsero Roma discendendo il Tevere. Ma questo fallimento non fermò la spedizione del novembre seguente, cui alcuni di loro riuscirono a partecipare, che vide gli episodi eroici e sanguinosi di
Villa Glori e di
Mentana.