Giovane egiziano, studente presso l'università di Bologna, arrestato ad un rientro nel suo paese il 7/2/2020 con l'accusa di sovversione e propaganda per il terrorismo. Ci sono state reazioni della città di Bologna e della comunità internazionale che deploravano l'iniquità dell'arresto, la lunghezza e la severità della carcerazione. La libertà provvisoria, in attesa del processo, è stata concessa solo il 7/12/2021. Il 19/7/2023 è stato condannato dal tribunale e subito dopo graziato dal presidente egiziano per la parte di pena che avrebbe dovuto ancora scontare.
Ho inserito il pezzo nell'archivio anche se panchina e sagoma in cartone sono nate come installazione temporanea e la didascalia richiederà aggiornamento. |