Fratelli, bolognesi, entrambi laureati in Diritto. Ippolito (1628-1697) si fece prete e per 40 anni insegnò Diritto Civile nello Studio bolognese; scrisse anche una
Satyra otii, composita raccolta di prose e versi di vario tema e tono.
La celebrazione dei due fratelli, in vita, menziona la stella del mattino (Lucifero) e quella della sera (Espero) perché i due giuristi tenevano lezione di Diritto uno al mattino, l'altro al pomeriggio; in questo modo il sole della Giustizia sempre risplendeva entro l'attività dei due, rappresentati con il segno astrologico dei Gemelli.
È difficile illustrare completamente con immagini e didascalie l'intera barocca scena che comprende l'epigrafe principale; ho cercato di riprodurre fedelmente le scritte (che sono riuscito a leggere) nell'ordine in cui sono disposte; una dettagliata interpretazione di affresco, rilievi e parole si trova nell'opera di Ippolito sopra citata, dalla pagina 53.