Le epigrafi insistono sul tema del valore guerriero del santo patrono, riflesso dai combattenti caduti nella I Guerra Mondiale.
Il termine "Osanna" nel Salento è usato per indicare devozionali colonne od obelischi in pietra. L'origine sembra questa: antichi menhir delle religioni indigene furono usati come luoghi sacri anche quando si diffuse il cristianesimo; dopo il Concilio Tridentino furono ammessi al culto purché sormontati da croce; mano a mano che il tempo sgretolava le pietre originali, fra XVI e XIX sec. ne furono costruiti di nuovi; il nome derivò dalla tradizione di benedire sotto di essi gli ulivi nella Domenica delle Palme, a rievocare l'ingresso di Gesù a Gerusalemme, acclamato dagli osanna della folla. Nel caso di Bagnolo la nuova costruzione (1889) ha soppiantato quella antica che però
non è sparita.
Nell'ultimo
thumbnail l'immagine canonica di S.Giorgio che uccide il drago, sulla porta principale della Chiesa Matrice di Bagnolo.
Spero di ricevere le foto di altre scritte presenti su piedistallo e basamento; nell'attesa rinvio a
questo sito, che le pubblica tutte.