Il padre in Ucraina era un servo della gleba -condizione sociale che in Russia esistette fino al 1861- e per giunta morì quando il ragazzo aveva appena 11 anni. Ma il suo talento precoce nel disegno gli procurò la protezione del pittore
Karl Brjullov, che lo accolse nell'Accademia di San Pietroburgo e lo emacipò dalla condizione servile, comprandone la liberazione. La sua pittura venne molto apprezzata dai contemporanei, mentre egli si cimentava anche nella poesia e nella drammaturgia. Espressioni critiche formulate nei confronti della politica zarista, oppressiva dei ceti umili e delle specifiche culture locali, gli costarono il carcere e l'esilio. I suoi scritti hanno avuto grande importanza nella formazione di una coscienza nazionale e di una letteratura ucraina.
La statua fu donata a Firenze dalla città di Kiev in occasione del bicentenario della nascita dell'artista.