Studiò in seminario, ma si accorse che non era la sua vocazione: fuggì in Francia, si arruolò nella Legione straniera e combatté in Algeria; nel 1848 tornò in Italia per partecipare tra i volontari alla difesa del Veneto; venne ferito a Cornuda (Tv) e promosso capitano; l'anno seguente fu alla difesa di Ancona, assediata dalle truppe austriache; riportò una ferita ad un braccio ma pochi giorni dopo tentò comunque una sortita, il 12/6/1849, ricevendo un altro proiettile in una gamba; la cancrena lo uccise dopo quasi un mese di ospedale. |