Dall'autunno 1944 qui, nella casa delle suore, si insediò un comando delle SS tedesche. Qui il 23/10/1944 venne fucilato
Arturo Prosperi (nato il 24/3/1927 a Marzabotto, Bo), partigiano della brigata Stella rossa "Lupo". Stessa sorte il 5/11 toccò a
Vittorio Patrignani (nato a Cuneo il 18/5/1897), invalido della I Guerra Mondiale, medico condotto, giustiziato perché in più occasioni aveva curato partigiani feriti. Vincenzo Lesi (sopranominato
Vizinzein Bell’Occ), di 58 anni, e suo figlio Mario, di 18, avevano entrambi grossi problemi di vista -Mario quasi cieco- e campavano di elemosine; il 10/11/1944 non si accorsero di essere stati chiamati dalle SS e proseguirono per la loro strada; vennero falciati da una raffica di mitra. Laffi (Grizzana, Bo 25/10/1908), Bizzini (Marzabotto, Bo 8/12/1912) e Tinti (Monteveglio, Bo 8/1/1901) furono arrestati in diverse retate ma
fucilati qui assieme l'1/12/1944.
Tosi (Zola Predosa, Bo 1/3/1908), partigiano della 66^ brigata GAP "Tabacchi", trovò qui la morte il 20/12/1944: nella perquisizione un tenente colonnello delle SS, Karl Johannes Schiffmann, gli trovò in tasca un libretto di risparmio; l'importo era assai consistente e la banca di Castelfranco Emilia non aveva contante sufficiente per soddisfare i predoni; emise quindi assegni circolari che vennero incassati alla sede di Bologna, dove era richiesta a garanzia la presenza dell'intestatario; lo sventurato Tosi, una volta terminata la sua funzione, venne eliminato dai ladri assassini.