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Dal 1942 era comandante della Stazione dei Carabinieri di Aprica (So), quando giunsero in Valtellina alcune centinaia di ebrei jugoslavi fuggiti dall'occupazione nazista e qui confinati; dopo l'Armistizio anche questo esilio in Italia si rivelò per loro molto rischioso e perciò Pilat, con la collaborazione dei suoi carabinieri e di due preti del luogo, organizzò l'espatrio in Svizzera dei fuggiaschi. Grazie a questo loro intervento 218 ebrei poterono evitare i lager e salvarsi. Inevitabilmente venne anche per Pilat l'arresto; fu deportato a Ludwigsburg (Stuttgart, D), ma un giorno riuscì ad impadronirsi di una tuta da autista tedesco e a fuggire dal lager; proseguì poi a piedi, continuamente nascondendosi, fino a Rovereto. Alla fine della guerra riprese il comando della Stazione di Aprica, promosso al grado di maresciallo. Nel 2011 fu insignito di medaglia d'argento al Valor Civile alla memoria per l'opera di salvataggio prestata.
La targa all'interno riporta la motivazione di una precedente medaglia ricevuta in servizio. Le foto sono state consentite a Bianca Pilat in quanto figlia del dedicatario; credo che sia permesso a questo sito renderle pubbliche poiché le immagini sono strettamente limitate alle targhe che commemorano la persona e non rivelano nulla della struttura militare. |
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(Testo)
COMANDO
STAZIONE CARABINIERI
CASERMA
CARABINIERE BRUNO PILAT
M.B.V.M.
(all'ingresso) CARABINIERE BRUNO PILAT MEDAGLIA DI BRONZO AL VALOR MILITARE N. 13 APRILE 1913 A FOLLINA (TV)
DAVA PROVA DI ARDIMENTO E DI ALTO SENTIMENTO DEL DOVERE AFFRONTANDO, DA SOLO ED IN LOCALITÀ ISOLATA, UN PREGIUDICATO CHE POCO PRIMA, COLTO DA IMPROVVISA ALIENAZIONE MENTALE, SI ERA RESO RESPONSABILE DI GRAVE FERIMENTO, RIUSCENDO A DISARMARLO DELLA PISTOLA CARICA CHE QUESTI TENEVA IN PUGNO. SUCCESSIVAMENTE, MENTRE TRADUCEVA IN CASERMA L'ARRESTATO, SEBBENE DA QUESTI FERITO DI SORPRESA ALLA GOLA CON UN COLTELLO E, BENCHÉ STREMATO DI FORZE PER L'ABBONDANTE EMORRAGIA, CON VIRILE ENERGIA GLI TENNE FRONTE, COLPENDOLO A MORTE CON UN COLPO DI PISTOLA. IVREA, 7 DICEMBRE 1935 |
foto Pilat
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