A Roma per 13 anni era stata domestica nella casa del rabbino Marco Vivanti finché le leggi razziali non proibirono agli ebrei di avere personale di servizio "ariano"; il rabbino comunque le trovò un altro lavoro e restarono in rapporto di familiarità; quando nel settembre 1943 Teresa seppe che i Vivanti si nascondevano per evitare la deportazione li fece venire nella sua casa a Riano, in campagna. In totale salvò la vita ad otto persone, compresi i fratelli Dell'Ariccia, uno sposato e l'altro fidanzato con le due figlie Vivanti, la nipotina nata da poco e la figlia di una sorella del rabbino. Il rischio era enorme e difatti, in seguito a delazione, era stato spiccato un ordine di cattura e conseguente fucilazione per il 10 giugno 1944, ma ebbero fortuna: gli Alleati entrarono in Roma il 6 giugno. |