"Medico, farmacologo, antifascista, partecipò attivamente al movimento Giustizia e Libertà e al CLN veneto; arrestato e deportato nel lager di Bolzano, fu salvato dalla fine della guerra. Dopo la Liberazione fu rettore dell'ateneo Padovano" (
Mario Mancusi).
Nel 1944 questo palazzo fu requisito dalla
Banda Carità, corpo di polizia segreta fascista, quando da Firenze si trasferì a Padova a continuare i suoi crimini, dai ladrocini alle torture agli omicidi. Qui fu recluso anche Meneghetti, che improvvisò una
canzone intitolata a quelle stanze di pena, alloggiate nelle scuderie, in spazi ristretti, simili alle cabine di una nave.