Compositore prolifico, specializzato in opere buffe, fu richiesto da tutti i teatri e le corti d'Italia e d'Europa. Fu Maestro di cappella in Russia presso la zarina Caterina e a Vienna presso l'imperatore Leopoldo II. Tornato a Napoli, aderì alla
Repubblica Partenopea, tanto che, al ritorno dei Borboni, fu arrestato e condannato a morte; riuscì a far commutare la sentenza affrontando l'esilio, che lo portò a Venezia.