Piera Galletti e la figlia
Lia Genazzani cercavano di espatriare in Svizzera quando vennero arrestate; deportate ad Auschwitz, vennero uccise a pochi mesi di distanza l'una dall'altra.
Queste sono due delle tante vittime dei lager nazisti di cui
l'artista
tedesco Gunter Demnig ha voluto tramandare il nome con le sue
Stolpersteine (letteralmente tradotto significa
"pietre da inciampo"): si tratta di cubetti di pietra
e ottone, sparsi
nei marciapiedi di tutta Europa, ciascuno con
un nome inciso; in Italia
ha incominciato da Roma, ricordando ebrei, zingari, omosessuali,
antifascisti, carabinieri che da qui furono deportati nei lager e lì
quasi tutti morirono di
stenti o furono uccisi. Quee pietre sono state
posate l'8/1/2020.