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Uomo di mare fin da ragazzo, aderì alle idee mazziniane; a Genova partecipò ad un moto patriottico che fallì e dovette fuggire in esilio; dal 1835 al 1848 in sud America combattè a sostegno di istanze libertarie locali. Tornato in Italia si scontrò con gli austriaci in Lombardia; poi accorse in difesa della Repubblica Romana, alla cui caduta (1849) dovette fuggire al nord. Negli anni successivi la sua fondamentale partecipazione all'unificazione ed indipendenza italiana non ebbe sempre il chiaro riconoscimento che meritava; nel 1859 i suoi uomini a Bezzecca (Tn) diedero un contributo essenziale alla vittoria contro gli austriaci; nel 1860 le Camicie rosse conquistarono il Regno delle Due Sicilie; i successivi autonomi tentativi di acquisire Roma al Regno d'Italia furono però non appoggiati o addirittura fermati dalle armi di quello stesso Regno che aveva contribuito ad accrescere. Nell'isola sarda di Caprera trovò spesso l'obbligato o volontario rifugio a questa ingratitudine.
Dei bertinoresi che seguirono Garibaldi alla difesa di Roma nel 1849 merita un cenno Angela Cerotti Pasqui (Bertinoro, Fc 1819 – Forlì, 1878), unica donna del gruppo: come vivandiera seguì il marito, combattente nel battaglione "Pietramellara"; fatta prigioniera durante l'assedio francese di Roma, poté tornare a casa solo dopo un periodo di deportazione in Corsica. |
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(Testo)
DA QUESTA PIAZZA RINNOVATA NELL’ANNO CL DELLA REPUBBLICA ROMANA VOLUTA DAL POPOLO SOVRANO I BERTINORESI ANCOR OGGI TRAMANDANO ALLE GENERAZIONI FUTURE IDEALI DI LIBERTA', PROGRESSO, FRATELLANZA FRA LE GENTI RICORDANDO I TANTI AVI SEGUACI DELL’EROE DEI DUE MONDI 1849 - 1999 VENTOTTO BERTINORESI COMBATTERONO PER LA REPUBBLICA NEL 1849 DOMENICO BETTUCCI, ANGELA CEROTTI, FERRANTE FANTINI, PIETRO FORNASARI, ANTONIO GIANGRANDI E FEDERICO PRATI FURONO CON GARIBALDI SUI COLLI DI ROMA
foto Benfenati
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