Figlio di un doge genovese, nipote di cardinale, fece carriera ecclesiastica come governatore di diverse regioni dello Stato pontificio. Nel 1671 fu nominato arcivescovo di Calcedonia e nunzio apostolico nel Ducato di Savoia, poi in Portogallo e in Spagna. Cardinale nel 1686, passò ad altre diocesi fino ad approdare a quella di Faenza nel 1697, esercitando anche la funzione di legato di Romagna.
La lapide era posta su una torre nella frazione di Capocolle e fu poi spostata nel cortile del palazzo comunale. Durazzo vi è ricordato perché qui ripristinò il percorso della via consolare Emilia e favorì il drenaggio delle acque stagnanti della zona con la costruzione di un acquedotto. |