Erano tutti cesenati e contadini. Gasperoni (classe 1907) era comunista e durante il Ventennio aveva patito carcere e confino; dopo l'Armistizio era stato fra i primi ad organizzare la resistenza nella zona, militando nella 29^ brigata GAP "G.Sozzi"; catturato dai nazifascisti, venne fucilato a Forlì l'8/6/1944. Anche gli altri aderirono alla 29^ brigata garibaldina; Solfrini (classe 1912) venne fucilato a
Bagnile il 19/10/1944 assieme a Benini (classe 1916) e Sasselli (classe 1915); Bartolini (classe 1925), renitente alla leva della RSI, fu trucidato il 29/4/1944 durante un rastrellamento; nella stessa data morì Barbanti (classe 1900), bloccato ad un posto di blocco, trovato in possesso di molto denaro e ucciso.