Antifascista, dopo l'Armistizio si diede alla macchia e aderì al Corpo Volontari della Libertà; come sergente, nel
gruppo di combattimento Friuli, a fianco degli Alleati affrontò le truppe tedesche che si ritiravano dalla penisola. Cadde nella battaglia per la liberazione di Bologna.
Forse era nella
banda partigiana che nell'estate 1944 a Montelupo sminò esplosivi piazzati dai tedeschi in ritirata; a sorreggere questa ipotesi c'è la motivazione della Croce al merito di guerra assegnatagli alla memoria:
Comandante di squadre pioniere cercamine, più volte si offriva volontario per adempiere rischiosi compiti di ricerca e disattivazione di mine in zone molto battute dal nemico.