Morirono nel compiere una missione organizzata dai servizi segreti Alleati: furono paracadutati oltre le linee tedesche 12 uomini del Corpo Italiano di Liberazione per portare materiale alle bande partigiane e raccogliere da loro informazioni sugli schieramenti nemici. Il comando fu affidato al tenente
Gastaldi (Italo Gai). Un massiccio rastrellamento nazifascista costrinse un gruppo a rifugiarsi nel casale di Roberto Lupidi. Qui vennero circondati e nel combattimento morirono Darin e l'ottantenne contadino Fefè; Gastaldi,
Micale e Lupidi furono catturati e poi fucilati.