Erudito dagli interessi poliedrici, fece studi giuridici ma si occupò prevalentemente di Fisica e Matematica, che anche insegnò nell'ateneo pisano. La sua passione principale tuttavia era rivolta alle lettere, specie quelle antiche; fra l'altro fu il primo (1717) a
tradurre in italiano il
De rerum natura di Lucrezio.