Uomo politico, scrittore in latino e in volgare, diede a questa lingua nascente una enorme poliedricità espressiva. La sua
Divina Commedia è indubitabilmente uno dei grandi capolavori della letteratura mondiale, ma per gli italiani è anche la fucina della loro lingua, da cui sono uscite le più potenti raffigurazioni della realtà e dell'immaginazione.
Nel suo viaggio infernale Dante cammina sull'argine del fiume Flegetonte (Inf. XIV 79-83) e, per il calore delle sue acque, lo paragona alla sorgente sulfurea che sgorga presso Viterbo (il
Bullicame).