Gofredo Passigli, nato a Sorano (Gr) il 17/7/1889, era un ricco industriale, proprietario di un avviato calzificio a Firenze. Il 3/12/1943 venne arrestato da fascisti della banda Carità che erano in caccia di partigiani nella zona di Greve in Chianti, dove c'era la villa della famiglia Passigli; non si sa se l'arresto fu casuale o dettato da una delazione, comunque ebrei ricchi erano un obiettivo apprezzato perché assoggettabili a ricatti ed estorsioni. Oltretutto Passigli era incauto: non temeva per la propria sicurezza perché era stato uno dei primi sostenitori del Fascismo e riteneva che queste benemerenze l'avrebbero sottratto alla repressione razzista. Sbagliò nei suoi calcoli: venne arrestato e deportato assieme ai suoi figli
Leone e
Giuseppe, alla sorella
Jenny e alla di lei figlia
Liliana. Nessuno di loro riuscì a tornare da Auschwitz.
Queste sono cinque delle tante vittime dei lager nazisti di cui l'artista tedesco Gunter Demnig ha voluto tramandare il nome con le sue
Stolpersteine (letteralmente tradotto significa "pietre da inciampo"): si tratta di cubetti di pietra e ottone, sparsi nei marciapiedi di tutta Europa, ciascuno con un nome inciso; in Italia ha incominciato da Roma, ricordando ebrei, zingari, omosessuali, antifascisti, carabinieri che da qui furono deportati nei lager e lì quasi tutti morirono di stenti o furono uccisi.
Queste pietre sono state posate il 12/1/2023.