Di fede anarchica, durante il Ventennio fu un sorvegliato speciale. A Milano con due soci impiantò una fonderia. Dopo l'Armistizio svolse attività politica clandestina in appoggio alla lotta partigiana. Arrestato con
uno dei suoi soci, venne deportato in Germania dove morì, nel lager di Flossenbürg.
Questa è una delle tante vittime dei lager nazisti di cui l'artista tedesco Gunter Demnig ha voluto tramandare il nome con le sue
Stolpersteine (letteralmente tradotto significa "pietre da inciampo"): si tratta di cubetti di pietra e ottone, sparsi nei marciapiedi di tutta Europa, ciascuno con un nome inciso; in Italia ha incominciato da Roma, ricordando ebrei, zingari, omosessuali, antifascisti, carabinieri che da qui furono deportati nei lager e lì quasi tutti morirono di stenti o furono uccisi.
Questa pietra è stata posata il 23/1/2023.
Nei
thumbnail momenti della posa in opera e dei discorsi commemorativi ufficiali.