Per alcuni anni fu uno dei più validi collaboratori del giudice Borsellino. Mentre indagava sull'omicidio del collega
Boris Giuliano, scoprì traffici di stupefacenti che facevano capo alla mafia corleonese; durante una festa patronale, mentre era con moglie e figlioletta venne freddato da sicari che furono catturati poche ore dopo; i processi ebbero iter lungo, tortuoso e deludente per la stessa Giustizia.