Il cognome dell'antico casato è stato reso illustre da Dante che nell'Inferno (XXXIII) incontra fra i traditori della patria il
conte Ugolino. Pur essendo legato a questa condanna di tradimento, il personaggio (e per conseguenza il casato) è nobilitato dalla grandiosità poetica del passo; e perciò i discendenti non hanno disdegnato di lasciare traccia del loro cognome in molte targhe per la Toscana (vedine gli esempi a
Castagneto Carducci e a
Firenze).