Prete, fu rettore della parrocchia di S.Ulderico a Cimetta (Codognè, TV) alla fine del '500.
Una grande sfida la pubblicazione di questa lapide: quando le abbreviazioni sono troppe e toccano anche nomi e cognomi ci si muove nella nebbia. Per fortuna nell'Archivio Municipale di Conegliano è registrata in data 2 maggio 1590 una
lite, per una grossa compravendita di vino, tra un fabbro e un prete, rettore della parrocchia di Cimetta, di nome Matteo de Nardin. Nella lapide MATTH. NAR. possono essere le abbreviazioni del nome e cognome, le iniziali I.U.D. dicono che era Iuris Utriusque Doctor, cioè dottore in diritto civile e canonico; REC. lo designa come Rector, cioè parroco; il fatto che al tempo la forma del cognome oscillasse fra Nardin, Nardini, Nardinis, con o senza il "de" davanti non permette una più approfondita ricerca. Ulteriore complicazione è che la lapide (commemorativa, funeraria) fu preparata anzitempo, per sé e per uno zio paterno -PATR(uo) SUO- pure lui prete -P(re)SB(iti)- che forse si chiamava Tiziano (TITIA.?), morto il 30 giugno del 1582. Tutta questa interpretazione naturalmente è da prendere con beneficio d'inventario.