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Dal 1860 professore di letteratura italiana all'Universitą di Bologna; poeta che ebbe molta rinomanza al suo tempo; nel 1906 premio Nobel per la letteratura. |
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(Testo)
"DOLCE PAESE ONDE PORTAI CONFORME L'ABITO FIERO E LO SDEGNOSO CANTO E IL PETTO OV'ODIO E AMOR MAI NON S'ADDORME PUR TI RIVEGGO E IL CUOR MI BALZA IN TANTO.
BEN RICONOSCO IN TE LE USATE FORME CON GLI OCCHI INCERTI TRA IL SORRISO E IL PIANTO E IN QUELLE SEGUO DE' MIEI SOGNI L'ORME ERRANTI DIETRO IL GIOVENILE INCANTO.
OH, QUEL CHE AMAI, QUEL CHE SOGNAI, FU IN VANO; E SEMPRE CORSI E MAI NON GIUNSI IL FINE; E DIMANI CADRÓ: MA DI LONTANO
PACE DICONO AL CUOR LE TUE COLLINE CON LE NEBBIE SFUMANTI E IL VERDE PIANO RIDENTE NE LE PIOGGIE MATTUTINE" | ---- - ----IL COMUNE NEL CINQUANTESIMO ANNIVERSARIO DELLA MORTE DEL POETA |
foto Zatini
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