Lavorava alla vetreria Taddei di Empoli e partecipò allo sciopero del 4 marzo 1944; fu quindi arrestato e deportato nei lager tedeschi, da cui non fece ritorno.
Questa è una delle tante vittime dei lager nazisti di cui l'artista tedesco Gunter Demnig ha voluto tramandare il nome con le sue
Stolpersteine (letteralmente tradotto significa "pietre da inciampo"): si tratta di cubetti di pietra e ottone, sparsi nei marciapiedi di tutta Europa, ciascuno con un nome inciso; in Italia ha incominciato da Roma, ricordando ebrei, zingari, omosessuali, antifascisti, carabinieri che da qui furono deportati nei lager e lì quasi tutti morirono di stenti o furono uccisi. La pietra è stata posata il 2/5/2022.