Carbonaro che partecipò al moto modenese del 1821 e sfuggì alla condanna riparando in esilio; su questa esperienza scrisse un poema, L'esule (1829).
Da non confondere con lo storico e giureconsulto pugliese Pietro Giannone (1676-1748).
(Testo)
PIETRO GIANNONE DA MODENA QUÌ IN FORSE DI PEGGIO LO TENNE PRIGIONE LA TRUCE TIRANNIDE PATÌ L'ESILIO E NE CANTÒ I DOLORI CON LA SUA ANIMA MOLTE ANIME ACCESE NEL SANTO AMORE DI LIBERTÀ AL MAZZINI FU CARO E AL GUERRAZZI CHE LO PROMOSSE ORATORE DELLA TOSCANA LIBERA IN FRANCIA MORÌ POVERO E INCONTAMINATO CHE GL'ITALIANI CESSINO ONORARE I GENEROSI SOL QUANDO MORTI FU DESIDERIO FIN QUÌ MA NON È ANCORA SPERANZA VII GIUGNO MDCCCLXXIV