Di nobile famiglia, buon latinista, poeta arcadico, scelse la carriera ecclesiastica; dopo avere insegnato nell'ateneo bolognese, rivestì ruoli importanti alla corte pontificia; raggiunse il titolo arcivescovile nel 1700, quello cardinalizio nel 1709; dal 1710 resse la diocesi di Imola e la legazione dell'Emilia; dal 1713 al 1717 fu legato della Romagna.
Qui è ricordato perché fece selciare le vie di Imola che prima erano in terra battuta. Oltre alle intemperie, mano umana munita di scalpello ha lavorato per cercare di cancellare le lettere dell'epigrafe; confesso che ho potuto leggerla solo grazie alla trascrizione riportata nel Compendio della storia civile ecclesiastica e letteraria della città d'Imola (1810) di Giuseppe Alberghetti. |