Già dal '700 Sassuolo vide sorgere fabbriche di maioliche, con i Dallari; poi tecniche, arte e imprenditoria si svilupparono ulteriormente con i Rubbiani; e oggi la città è uno dei centri internazionali della piastrella.
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Palazzo Rubbiani
Qui tra l'antico canale del Secchia e la Contrada del Borgo (già strada per la Montagna) a metà del XVIII secolo, fu costruita la prima fabbrica di maiolica e con essa l'abitazione in cui Giovanni Maria Dallari e il figlio Giovanni, grazie ai favori della Corte ducale seppero sviluppare la ceramica sassolese ben oltre i confini locali. Dopo un lungo declino, la fabbrica e l'antica "Casa del Majolicario", passarono al conte Ferrari Moreni e poi a Giovanni Maria Rubbiani.
A metà dell'800 questa casa venne trasformata ed abbellita per essere all'altezza della fama e dell'agio raggiunto dai nuovi imprenditori. Gli ambienti vennero così decorati dai principali pittori attivi presso quella fabbrica che seppe con il nome di "Fabbrica Rubbiani" imporsi alle Esposizioni internazionali e nazionali.
Grazie alla cultura e intraprendenza imprenditoriale di Carlo e don Antonio Rubbiani, che qui abitarono, il futuro della ceramica mutò e trasformò Sassuolo in capitale della piastrella.