Generalmente queste colonne erano erette in ringraziamento a Dio quando terminava l'epidemia di peste o di altri contagi. Le scritte, in parte di difficile lettura, non sembrano fare riferimento esplicito ad un epidemia ma ad altro voto, e non adempiuto. Di sicuro appare il nome di un'antica famiglia di notai bolognesi, i Budrioli, uno dei quali -Alberto- sposò Ippolita Fabretti, vissuta intorno alla metà del '600, la dedicatrice dell'epigrafe; altro nome è quello della recente benefattrice che provvide al restauro, Bianca Certani Vittori Venenti (Bologna, 1906-2003), che qui aveva una
villa signorile.