Dal 1796 generale nell'esercito della Francia repubblicana, sposò Carolina Bonaparte, sorella di Napoleone, e fece carriera: prima maresciallo e grand'ammiraglio, poi (1808) re di Napoli, col nome di Gioacchino I. Col crollo napoleonico anche la sua fortuna svanì. Un ultimo tentativo di recuperare il regno perduto si concluse con la sua cattura e la fucilazione.
Combattendo contro l'Austria Murat faceva appello alla libertà e l'indipendenza dell'Italia nel
proclama di Rimini (30/3/1815), che suscitò l'entusiasmo del giovane Manzoni tanto da spingerlo a comporre una
canzone, rimasta poi incompiuta.
La data dell'epigrafe (MDCCCXXV) è sbagliata: dovrebbe essere MDCCCXV.