Fabbro, nel Ventennio fu tenuto sotto sorveglianza dalla polizia perché considerato (ingiustamente) responsabile di scontri avvenuti nel 1921; finì nuovamente nelle liste degli arrestati quando i fascisti vollero punire sulla popolazione il successo dello sciopero generale all'inizio del marzo 1944. Trovò la morte nel lager pochi giorni prima che venisse liberato dalle armate USA.
Questa è una delle tante vittime dei lager nazisti di cui l'artista tedesco Gunter Demnig ha voluto tramandare il nome con le sue
Stolpersteine (letteralmente tradotto significa "pietre da inciampo"): si tratta di cubetti di pietra e ottone, sparsi nei marciapiedi di tutta Europa, ciascuno con un nome inciso; in Italia ha incominciato da Roma, ricordando ebrei, zingari, omosessuali, antifascisti, carabinieri che da qui furono deportati nei lager e lì quasi tutti morirono di stenti o furono uccisi.
Questa pietra è stata posata il 7/3/2023.