Marchese, discendente da antica famiglia modenese, fu bibliofilo, ricercatore di archivi, storico dell'arte; accumulò una interessante collezione di autografi, manoscritti di diversi autori e di varia natura, che lasciò alla Biblioteca Estense di Modena (oltre 200.000 carte); altri enti ereditarono quadri, disegni e diversi oggetti d'arte. Pubblicò, fra numerosi altri saggi, Gli artisti italiani e stranieri negli Stati Estensi (1855), una Raccolta di cataloghi e inventari inediti (1870) e una storia dell'università modenese fin dalle sue origini (Studio pubblico di Modena). Nel 1860, quando Modena fu annessa allo Stato Sabaudo, fu eletto alla Camera del Regno di Sardegna; dal 1864 al 1867 fu sindaco della sua città. |