Prete di idee liberali, attivo nelle trame insurrezionali, era parroco a Montefusco (Av) nella seconda metà dell'Ottocento. Benedisse i prigionieri del carcere borbonico durante la processione del Corpus Domini e questo gli costò un trasferimento per tre anni in uno sperduto paesino della Basilicata. Aveva un cugino rinchiuso in quel
Carcere, Nicola Nisco. Morì nel 1900.
Questa targa è affissa sul muro a destra della fontana.