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Parroco a Mulina di Stazzema (Lu), durante la guerra si prestò ad assistere anche partigiani feriti o in fuga, per questo venne catturato dai tedeschi che, per estorcergli informazioni, gli sterminarono i famigliari, uno dopo l'altro, e poi lo uccisero. La sua vicenda venne riscoperta solo molti anni dopo e nel 1999 fu insignito di medaglia d'oro al V.C. alla memoria. |
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(Testo)
CON DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 15 NOVEMBRE 1999
MEDAGLIA D'ORO AL MERITO CIVILE ALLA MEMORIA DI DON FIORE MENGUZZO
"DURANTE L'ULTIMO CONFLITTO MONDIALE, SI PRODIGAVA IN AIUTO DI CHIUNQUE AVESSE BISOGNO, OFFRENDO A TUTTI ASSISTENZA E RICOVERO E, QUALE GENEROSO SACERDOTE, CONSAPEVOLE DEL SUO RUOLO PASTORALE, TENTAVA DI CONCILIARE LE OPPOSTE FAZIONI PER PRESERVARE LA POPOLAZIONE DAI PERICOLI DEGLI SCONTRI ARMATI. FEDELE FINO ALL'ULTIMO ALLA SUA MISSIONE, SUBÍ LA RAPPRESAGLIA DEGLI OCCUPANTI CHE LO PASSARONO PER LE ARMI DOPO AVERLO COSTRETTO AD ASSISTERE ALLO STERMINIO DEI FAMIGLIARI. SPLENDIDO ESEMPIO DI UMANA SOLIDARIETA' E ALTO SPIRITO DI ABNEGAZIONE SPINTI SINO ALL'ESTREMO SACRIFICIO". 12 AGOSTO 1944 - MULINA DI STAZZEMA (LUCCA)
foto Zatini
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