Insegnante al collegio Cicognini di Prato (quello in cui più tardi studierà D'Annunzio), scrisse biografie di personaggi illustri e curò edizioni di classici. Nel 1848 partecipò al moto risorgimentale e, dopo la cacciata del granduca, collaborò col governo repubblicano. Al crollo del nuovo regime dovette esulare in Francia. Dopo l'Unità fu eletto deputato e poi nominato senatore. |