Albino Polacco era il custode della Sinagoga di Genova,
Linda era sua moglie,
Roberto e
Carlo i suoi figli; il 2/11/1943 le SS gli ordinarono di convocare gli ebrei in sinagoga, minacciando di uccidere i figli se non avesse ubbidito; furono sottratti anche i registri con i nomi degli ebrei genovesi; nei giorni seguenti decine e decine di persone furono arrestate e caricate su vagoni piombati per la deportazione, compresi l'intera famiglia Polacco e il rabbino capo
Riccardo Pacifici, che non fecero più ritorno da Auschwitz.
Queste sono quattro delle tante vittime dei lager nazisti di cui l'artista tedesco Gunter Demnig ha voluto tramandare il nome con le sue
Stolpersteine (letteralmente tradotto significa "pietre da inciampo"): si tratta di cubetti di pietra, sparsi nei marciapiedi di tutta Europa, ciascuno con un nome inciso; in Italia ha incominciato da Roma, ricordando ebrei, zingari, omosessuali, antifascisti, carabinieri che da qui furono deportati nei lager e lì morirono di stenti o furono uccisi. Le pietre sono state posate il 25/1/2022.