Avvocato, vicino alle idee mazziniane, partecipò ai moti del 1821 a Torino, in seguito ai quali dovette esulare a Barcellona per sfuggire alla giustizia sabauda. Tornato in Italia, aderì alla Giovine Italia e questo gli costò l'arresto, un processo davanti ad una corte marziale e la fucilazione.
L'opera fu posta prima nel cimitero poi, nel 1870, trasportata in piazzetta della Lega, infine qui nei Giardini pubblici. |