Giurista, insegnante universitario, si oppose al Fascismo, aderendo nel 1941 al movimento Giustizia e Libertà e fondando nel 1942 il Partito d'Azione. È considerato uno dei padri fondatori della Repubblica Italiana.
In un attacco di truppe naziste e fasciste il 12 agosto 1944 furono massacarati più di 500 civili nel paese di S.Anna di Stazzema.
Albert Kesselring fu il comandante in capo delle forze d'occupazione tedesche in Italia. Dopo la guerra fu processato e condannato; ma nel 1952 era già libero ed ebbe la spudoratezza di dichiarare che per il suo comportamento durante l'occupazione gli italiani avrebbero dovuto dedicargli un monumento; gli rispose Calamandrei con il testo inciso su una lapide affissa nell'atrio del municipio di Cuneo e datata 4/12/1952, settimo anniversario dell'uccisione di
Duccio Galimberti; quella epigrafe è stata poi replicata in altri luoghi d'Italia particolarmente colpiti dalla repressione nazifascista.