Le foibe sono voragini naturali che si aprono nei calcari del Carso e dell'Istria, inghiottitoi delle acque piovane. In esse partigiani iugoslavi gettarono corpi di italiani, uccisi per vendicare il ventennio di oppressione del regime fascista. Molte centinaia furono dopo l'Armistizio (8/9/1943), molte migliaia alla fine della guerra, quando l'occupazione iugoslava del nostro confine orientale infierì su giuliani, istriani e dalmati, anche non legati al regime fascista; oltre alle vittime finite nelle foibe ci furono moltissimi deportati in campi di concentramento, dove la sopravvivenza era precaria.
Vergarolla è una spiaggia nei pressi di Pola dove il 18 agosto 1946 una violenta esplosione uccise una settantina di persone e ne ferì un altro centinaio; per anni si disse che era stato un incidente mentre oggi carte di servizi segreti britannici fanno pensare ad un attentato, finalizzato a terrorizzare gli italiani ancora residenti in Istria e spingerli ad emigrare.