Meccanico, antifascista, fu arrestato e deportato, prima a Dachau e poi a Bad Gandersheim, un sottocampo di Buchenwald, dove si costruivano fusoliere di aerei da caccia. All'inizio di aprile 1945, quando le truppe USA stavano raggiungendo il lager, i prigionieri furono fatti evacuare a forza; quelli che avrebbero rallentato la marcia venivano trucidati. Cambi fu uno di questi.
Questa è una delle tante vittime dei lager nazisti di cui
l'artista tedesco Gunter Demnig ha voluto tramandare il nome con le sue
Stolpersteine (letteralmente tradotto significa "pietre da inciampo"): si tratta di cubetti di pietra
e ottone, sparsi nei marciapiedi di tutta Europa, ciascuno con
un nome inciso; in Italia ha incominciato da Roma, ricordando ebrei, zingari, omosessuali, antifascisti, carabinieri che da qui furono deportati nei lager e lì quasi tutti morirono di
stenti o furono uccisi. Questa pietra è stata posata il 9/1/2024.