Re d'Italia che fu assassinato da un anarchico a Monza.
Fu assassinato nel luogo dove ora sorge la
Cappella espiatoria (vedi secondo thumbnail); l'opera fu iniziata dall'architetto
Sacconi, lo stesso che aveva progettato il Vittoriano a Roma. La targa è affissa sul muro perimetrale della
Cappella. Sulla scalinata numerose corone bronzee (vedi terzo
thumbnail), nella cripta inferiore altre corone attorno ad un cippo di marmo nero, con la data XXIX LUGLIO MCM (vedi terzo
thumbnail); nel giardino su cui si affaccia la cripta un gruppo bronzeo con due leoni (penultimo
thumbnail), targa recante la scritta AD UMBERTO RE / L'ARTIGLIERIA ITALIANA e due scudi con località significative nella vita del sovrano: a sinistra VILLAFRANCA (dove combatté nel1866), CASAMICCIOLA (dove si recò a confortare i sinistrati del sisma di Ischia il 1/8/1883), BUSCA (visita del 6/8/1884 al picolo centro del cuneese decimato dal colera), NAPOLI (visita dall'8 al 12/9/1884 mentre il colera imperversava virulento con migliaia di morti); a destra: GOITO / PESCHIERA.
La citazione della targa esterna è da Sallustio (
Bellum Iugurthinum 10.6).