Durante la guerra lavorava come funzionario alla Questura dell'Aquila ed era sua responsabilità il controllo degli ebrei che erano relegati nei campi di internamento abruzzesi; a rischio della propria incolumità aiutò molte famiglie ad evitare i rastrellamenti per la deportazione nei lager. Nel 2022 lo
Yad Vashem, l’organizzazione che assegna l'onorificenza di "Giusto tra le Nazioni", gli ha riconosciuto il merito di aver salvato dallo sterminio più di 450 persone.