Era il primo di 5 fratelli, tutti patrioti garibaldini, tutti feriti o morti nelle battaglie per l'Unità d'Italia; dopo l'Unità proseguì con la carriera politica fino alla presidenza del Consiglio dei ministri (1879-81). Il 17/11/1878 rimase ferito a Napoli facendo scudo alla persona del re Umberto I aggredito dal repubblicano Giovanni Passannante.
Il duce di cui parla la targa è ovviamente Garibaldi, il cui
monumento fu eretto in questa stessa piazza dove è la lapide; ma la statua in marmo cominciò a deteriorarsi e nel 1915 fu sostituita da una nuova versione, in bronzo, dello stesso autore. Nel 1934 il bronzo fu trasferito nel Parco di Monza; nel 2013 l'
opera originale in marmo venne restaurata e nuovamente eretta nella piazza intitolata all'eroe.