Medico, come molti suoi contemporanei fu animato da spirito patriottico, abbracciando idee liberali moderate; amico di d'Azeglio, appoggiò i primi tentativi riformatori di Pio IX; quando nel 1849 nacque la Repubblica Romana, la ritenne un esperimento politico prematuro; disapprovò poi la reazione poliziesca quando il papa ritronò sul trono. Si schierò infine a favore della linea politica cavouriana nei rapporti fra Stato e Santa Sede. Deputato del Regno per un breve periodo, nel 1873 fu nominato senatore. In tarda età si dedicò alla stesura di saggi storici. |