Mazziniano, in gioventù dovette esulare per evitare condanne; eletto al Parlamento nazionale dopo l'Unità, ricorprì diversi incarichi ministeriali; nel 1872 fu nominato senatore, nel 1893 presidente della Corte dei Conti; fu anche sindaco di Cesena dal 1892. Latinista, tradusse le commedie plautine; scrisse un libro di memorie politiche e saggi sul Risorgimento. |