Era militare quando l'Italia firmò l'armistizio con gli Alleati: fu disarmato da truppe tedesche, imprigionato e deportato nei campi di lavoro forzato in Germania; risucì a sopravvivere e tornare a casa nel dopoguerra. Negli ultimi decenni si rese sempre disponibile, come testimone di questa terribile esperienza, in incontri con le nuove generazioni.
Il 29/9/2023 è stata posata davanti alla sua abitazione una
stolpersteine (letteralmente tradotto: "pietra di inciampo") come segno commemorativo di una delle tante vittime dei lager nazisti di cui
l'artista tedesco Gunter Demnig ha voluto tramandare il nome: si tratta di cubetti di pietra
e ottone, sparsi nei marciapiedi di tutta Europa, ciascuno con
un nome inciso; in Italia ha incominciato da Roma, ricordando ebrei, zingari, omosessuali, antifascisti, carabinieri che da qui furono deportati nei lager e lì quasi tutti morirono di
stenti o furono uccisi.