Tenente colonnello di Stato Maggiore, dopo l'Armistizio fece parte del Fronte Militare clandestino romano come stretto collaboratore del colonnello
Giuseppe Cordero. Ma la rete di Resistenza clandestina venne scoperta mediante infiltrati e il 24/1/1944 fu arrestato; dopo giorni di torture in carcere finì nel gruppo dei fucilati alle
Fosse Ardeatine all'indomani dell'attentato di via Rasella. Venne insignito di medaglia d'argento al V.M. alla memoria.