Neurologo, psichiatra, diresse il manicomio di Gorizia e poi quello di Trieste; con idee nuove sulla salute mentale, riformò la disciplina psichiatrica nel nostro Paese e ispirò la formulazione della legge 180/1978, che porta il suo nome, finalizzata ad uno smantellamento dei manicomi del passato, luoghi di detenzione della malattia mentale, per rivalutare la speranza del recupero, con nuove pratiche terapeutiche e strutture idonee. L'intenzione della legge tuttavia ha incontrato difficoltà economiche e organizzative nella attuazione pratica.
È una delle targhe del
Giardino dei Giusti di Savona.