Elvira Vitale, nata a Biella il 20/12/1880, era vedova di Michelangelo Ovazza, caduto sul monte Mrzli nel 1915; aveva una figlia,
Ada, nata a Cremona il 13/10/1905, sposata con
Eugenio Vitale, nato a Genova il 3/1/1898; loro figli erano
Sergio (Genova 21/2/1926) e
Aldo (Genova 28/10/1931). Erano con loro i nonni
Cesare Vitale e
Celestina Levi. Nel dicembre 1943 cercarono di espatriare in Svizzera, ma furono traditi da quegli stessi che avevano pagato per farsi guidare nei valichi alpini. Vennero tutti catturati e deportati ad Auschwitz, da cui non fecero ritorno.
La targa ricorda anche altri due ebrei piemontesi arrestati a Biella, che furono deportati e finirono nei campi di sterminio,
Giuseppe Weinberg e
Salomone Tedeschi.